Death Stranding – Un mistero dopo l’altro
Anteprima

Death Stranding – Un mistero dopo l’altro

Kojima ci mostra la sua visione di mondo unito

  • Versioni: PS4
  • Kojima ci è riuscito un’altra volta. Dopo ben quattro trailer dedicati a Death Stranding, la nuova opera del visionario game designer giapponese, le domande continuano a essere molte di più delle risposte.
    È tutto calcolato secondo la mente del geniale papà di Metal Gear Solid, come da lui ammesso in una recente intervista, questo sistema è un gioco nel gioco. I fan vedono i trailer e discutono insieme per cercare delle risposte, perché le risposte esistono, e, secondo quanto detto da Kojima, una volta che il gioco sarà completo ogni parte avrà senso e il puzzle sarà completato. Del resto del game designer ci fidiamo, dato che in Metal Gear Solid, almeno fino al quarto capitolo (in cui aveva ancora piena libertà creativa), tutto tornava e molti quesiti rimasti sospesi sin dal capitolo originale erano stati risolti.

    Intanto l’unica cosa che possiamo fare è analizzare questo trailer, cosa sappiamo in più dopo questo nuovo lungo filmato e cosa invece è ancora senza risposta?

    Finalmente abbiamo potuto vedere le prime scene di gameplay, anche se non erano certo come ci aspettavamo, ma sappiamo bene che Kojima non scade mai nella banalità. Sam Porter Bridges, questo il nome del protagonista interpretato da Norman Reedus, è una sorta di fattorino, lo vediamo trasportare casse e persino dei corpi esanimi per scorci naturali e desolati, attraversando fiumi e scalando ripide pareti rocciose. Kojima ha confermato che Sam non è un uomo d’azione dal passato militare come lo standard degli eroi dei videogiochi, ma è molto lontano da una realtà simile. In queste sequenze viene presentato un nuovo personaggio, l’attrice Léa Seidoux (famosa per film come 007: Spectre) che interpreta una donna misteriosa. Il dialogo successivo fra i due da qualche indizio sulla loro natura speciale, infatti la Seidoux chiede alla controparte di Reedus se anche lui ha i Dooms, e lui risponde dicendo che è in possesso del fattore estinzione. Il dialogo è chiaramente riferito alle misteriose creature invisibili, dato che Sam afferma di non riuscire a vederle ma che è comunque in grado di percepirle grazie alla lacrimazione e a uno strano sfogo cutaneo che si forma proprio quando uno di questi esseri si avvicina nella scena dopo. Come visto nel trailer dei The Game Awards del 2017, le creature avvertono il respiro e infatti la Seidoux e Reedus restano in silenzio con una mano sulla bocca fino a quando la creatura non va via. Una cosa da notare è che a ogni impronta della creatura delle nuove piante crescono e muoiono a vista d’occhio, facendo intuire il legame col tempo che questi strani esseri hanno.
    Il tempo è un altro grande mistero del titolo. Il Death Stranding sembra essere una catastrofe dimensionale, qualcosa che ha sovvertito le leggi naturali del mondo, creando degli scompensi visibili tramite strani filamenti neri che permeano il cielo, inoltre esiste anche il fenomeno del Time Fall, una pioggia che fa invecchiare qualsiasi cosa tocchi. Non abbiamo risposte certe, ma le probabilità che Kojima giochi con il concetto stesso di realtà, manipolandola in modo da creare qualcosa di mai visto prima è alto. Ricordando il terzo trailer visto ai The Game Awards, notiamo come gli uomini catturati dalle creature preferivano suicidarsi piuttosto che farsi catturare, dunque chi viene catturato non viene semplicemente ucciso, ma il suo destino potrebbe essere anche peggiore. Quando qualcuno viene preso, compare una sorta di pozza nera ai suoi piedi dove delle creature umanoidi lo trascinano in fondo fino a farlo scomparire, che le persone vengano bloccate in una sorta di limbo senza tempo, un castigo peggiore della morte stessa? Sam però è diverso. A un certo punto del filmato il personaggio interpretato da Reedus viene avvertito da una voce in comunicazione radio che, se verrà preso dalle creature che lo circondano lui tornerebbe, ma nell’area intorno a lui si formerebbe un cratere. Alla fine del terzo trailer dopo che i compagni di Sam venivano presi e una gigantesca e amena creatura creava un’esplosione di luce, Sam veniva mandato all’interno di uno strano oceano, per poi risvegliarsi sulla terraferma, ma davanti a lui si trovava un cratere con diverse delle creature oscure che volteggiavano nei dintorni. Subito dopo il personaggio interpretato da Reedus prova a sfuggire alle creature attivando la capsula con all’interno lo strano neonato apparso già negli altri trailer. Il marchingegno già visto in passato si attiva e mostra, in quella che sembra una sequenza di gameplay stealth, i mostri intorno a Reedus, neri e collegati da degli strani cordoni che scendono dal cielo. Sam viene catturato dagli esseri e venire trascinato nella pozza oscura; subito dopo vediamo la Seidoux mangiare uno degli strani esserini comparsi sempre nel trailer del 2017, che chiama Cryptobioti, recitando una filastrocca che ricorda una mela al giorno toglie il medico di torno, ma con il Cryptobiote al posto della mela e il Time Fall al posto del medico. Dunque consumare quest’esserino dovrebbe proteggere dagli effetti d’invecchiamento della pioggia del Time Fall.
    La Criptobiosi è una condizione realmente esistente per alcune specie animali, in cui ogni effetto del metabolismo è fermato, dando quasi un’impressione che il tempo si sia bloccato per quell’essere. Quando le condizioni di vita tornano favorevoli il corpo esce automaticamente da questa condizione. I Tardigradi sono degli esseri minuscoli che hanno questa capacità e somigliano molto ai Cryptobioti visti nel terzo e quarto trailer. Nell’ultima sequenza vediamo una spiaggia piena di animali marini spiaggiati con in mezzo una donna, che si rivela essere l’attrice Lindsay Wagner, nella sua versione da giovane, sui trent’anni (l’attrice ha ora 68 anni). La donna chiede a Sam se si ricorda di lei, intuendo che questo non è ancora possibile. Si può notare che l’attrice è la stessa donna vista nella foto che si vede all’inizio del trailer, forse la moglie di Sam? Inoltre, questa dimensione potrebbe essere il purgatorio di cui si era parlato e dove Sam finisce dopo ogni morte.

    Death Stranding Kojima
    Death Stranding Kojima

    Alla fine il gameplay mostrato è davvero poco, senza nemmeno sequenze di combattimento, se non l’accenno alla possibilità di imbracciare un fucile dal look futuristico in una scena. Kojima ha detto in un’intervista che combattere non sarà obbligatorio nel gioco, ma che anzi sarebbe meglio non farlo.
    Sicuramente non possiamo che restare a bocca aperta dal magistrale taglio cinematografico di ogni nuovo filmato e dal cast di attori internazionali che si sono riuniti intorno a Kojima, ma speriamo anche di poter capire meglio il funzionamento di questo gioco che continua a voler dimostrare di essere qualcosa di mai visto prima.

    Dopo ogni trailer, nonostante qualche indizio carpito, restiamo sempre più confusi dai toni misteriosi della produzione di Kojima, e sicuramente sarà così fino a quando il gioco non uscirà ufficialmente. Purtroppo ancora non abbiamo una data, e probabilmente l’uscita non è affatto vicina.
    Non resta dunque che armarsi di pazienza e aspettare che Death Stranding arrivi in forma completa, perché ormai ne siamo convinti che non riusciremo a capire nulla fino a quando non lo finiremo, proprio perché è così che vuole Kojima.

    Articoli Scritto da Shiruz - Gamesnote.it

    Silvio è laureato in Mediazione linguistica e culturale e, dal 2012, anche nel corso specialistico di Lingue e culture per la comunicazione e cooperazione internazionale.