Ghost of Tsushima – Un action dal sapore antico
Sucker Punch ci stupisce con la sua nuova IP
Dopo l’annuncio alla scorsa Paris Game Week, eravamo rimasti molto incuriositi da Ghost of Tsushima, il titolo a tema nipponico di Sucker Punch. Durante la conferenza di Sony abbiamo assistito al primo gameplay del titolo, rivelandosi essere proprio quanto ci aspettavamo, un open world ambientato nel Giappone feudale dei samurai. La data del gioco è precisa, 1274, anno dell’invasione dei mongoli guidati da Kublai Khan ai danni dell’arcipelago nipponico. Tsushima è un’isola a metà fra la Corea e il sud del Giappone, ed è stata la prima tappa dove l’esercito mongolo si è scatenato uccidendo quasi tutti gli 80 samurai posti a difesa dell’isola. Jin Sakai era uno di questi samurai, ma è sopravvissuto all’attacco e ora tenta in ogni modo di contrastare il potente esercito mongolo. Nella demo vediamo un paesaggio davvero sconfinato, fatto di foreste, cittadine e templi. Gli sviluppatori hanno confermato in diverse interviste che sarà possibile raggiungere qualsiasi luogo che riusciremo a vedere con lo sguardo. Jin richiama il suo cavallo e passa da una radura a una foresta, dove dei civili stanno fuggendo e presto capirà perchè visto che poco dopo s’imbatte in tre soldati mongoli e il primo scontro ha inizio.
Il gioco che mancava per spezzare la moda del momento
Con l’arte della spada dalla sua Jin elimina il primo con un solo fendente della sua katana, un colpo da maestro spadaccino che ricorda molto le azioni di un film sui samurai alla Kurosawa. Con gli altri due guerrieri parte il vero scontro. Il combat system appare rapido e letale, proprio come un duello all’arma bianca dovrebbe essere. Jin para e respinge gli attacchi per poi eseguire dei contrattacchi letali.
Sistemati i guerrieri rimanenti viene subito attaccato da altri due, stavolta armati in modo più pesante: uno con spada e scudo e l’altro con una grossa lancia. Grazie a una schivata, che probabilmente, parlando in termini di gameplay, sarà frutto di un’azione speciale, Jin uccide il nemico armato di scudo con un colpo alla schiena, mentre quello con la lancia viene eliminato con un potente attacco che taglia in due il manico di legno dell’arma e amputa il braccio del povero guerriero mongolo. Jin, subito dopo, incontra una sua conoscenza, la donna guerriera Masako e insieme si recano verso un tempio lì vicino per salvare un monaco. In questa sequenza vediamo come il nostro samurai protagonista sia in grado di arrampicarsi in modo agile sui tetti degli edifici, e di usare un rampino per salire ancora più in alto. Arrivato in cima al tetto semidistrutto dell’edifico Jin vede il monaco minacciato da quattro soldati. Il samurai, calandosi dal tetto, coglie di sorpresa gli uomini uccidendoli tutti e quattro con l’ultimo trafitto attraverso la parete di carta tipica delle costruzioni nipponiche, un classico da film di cappa e spada giapponese. Gli sviluppatori hanno detto che la scelta di agire in maniera stealth è a discrezione del giocatore, volendo avrebbe anche potuto entrare nel tempio affrontando i nemici a viso aperto. In seguito scopriamo che il monaco ha fatto un torto alla famiglia di Masako vendendola ai nemici e la guerriera vuole vendetta. Jin si frappone fra lei e la sua preda e la donna decide di attaccarlo. Sotto un albero dal fogliame ormai del colore dell’autunno parte un duello visivamente davvero spettacolare. Le foglie rosso cremisi cadono dall’albero e vengono calpestate e spostate dai movimenti dei due combattenti, mentre un tramonto sullo sfondo crea un bellissimo effetto di luci e ombre. Lo scontro è sostenuto da attacchi, parate e contromosse da parte di Jin, che alla fine vince mentre le foglie iniziano a bruciare a causa delle frecce infuocate scoccate da una guarnigione di soldati mongoli nelle vicinanze. Jin convince Masako a schierarsi contro il vero nemico e qui il filmato termina.
Un gioco estremamente crudo e dettagliato
Quanto abbiamo visto ci ha notevolmente stupito, l’ambientazione storica sembra davvero curata e il gameplay del combattimento, per quanto manchino i dettagli di come funzioni nello specifico, ci è sembrato votato al realismo e alla dinamicità. Sucker Punch si è affidata a dei maestri di Kendo per rendere al meglio le movenze da samurai. Il filmato mostrato all’E3 si è rivelato essere una sidequest, e purtroppo non abbiamo potuto vedere il mondo aperto del gioco in tutta la sua bellezza. Secondo alcune interviste ci sarà un sistema di progressione per il personaggio, con la possibilità di cambiare armatura e di acquisire anche delle abilità da ninja in modo da variare gli approcci a certe missioni, in modo da farle più stealth di notte o più dirette di giorno come un vero samurai.
Ghost of Tsushima ci è parso davvero interessante, un’altra freccia di spessore all’arco delle esclusive Sony. Purtroppo ci mancano ancora diversi elementi di gioco per avere un primo giudizio, ma non possiamo negare che in certi momenti il nostro cuore ha palpitato dall’emozione di vedere un Giappone feudale così realistico e immersivo. Non ci resta che attendere ulteriori informazioni sperando che arrivino il prima possibile.

Silvio è laureato in Mediazione linguistica e culturale e, dal 2012, anche nel corso specialistico di Lingue e culture per la comunicazione e cooperazione internazionale.