Bayonetta 2 – Anteprima
A meno di un mese dall’uscita nel continente europeo torniamo a parlare di Bayonetta 2.
Alcune testate giornalistiche hanno già avuto modo di recensire il titolo, già uscito nel Sol Levante, premiandolo quasi a pieni voti (10/10 di EDGE e 38/40 di Famitsu).
Nel nostro ultimo provato avevamo espresso diverse perplessità circa la creatura dei Platinum Games, dubbi che ruotavano principalmente attorno alla difficoltà generale e al comparto tecnico.
Tuttavia, grazie ai molti video che Nintendo ha rilasciato nelle ultime settimane ed all’apposito Nintendo Direct, siamo riusciti a dissipare queste incertezze e siamo quanto mai convinti della validità del prodotto.
Lo stesso Nintendo Direct ci ha permesso inoltre di vedere in azione per la prima volta la modalità co-op, sulla quale eravamo stati molto freddi, ma che sembra essere anch’essa un’ottima aggiunta, anzi, a detta dei Platinum, è parte fondamentale dell’esperienza di gioco.
Problemi apparentemente risolti
La critica principale nei confronti di Bayonetta 2 era sempre stata riferita al basso livello di sfida.
Nelle molteplici prove effettuate il feeling con il titolo era ottimo, ma i nemici sembravano incapaci di far danno, tanto che risultava estremamente raro arrivare a vedere la nostra strega con meno di metà vita.
Alle fiere e gli eventi, però, si sa, la difficoltà è generalmente settata ad un livello basso per permettere a tutti gli utenti di farsi un’idea del prodotto e così è stato anche per Bayonetta 2.
Gli ultimi video emersi dimostrano infatti come basti subire due-tre colpi per perdere buona parte della vita e come essa non sia minimamente paragonabile, quantitativamente parlando, a quella posseduta nelle demo di prova: non solo era pertanto settata la difficoltà easy, ma anche il personaggio principale era potenziato.
La difficoltà normal non pare dunque differenziarsi molto da quella del primo capitolo, proponendo un’ ottima competizione sin dalle prime battute.
Il riferimento è qui fatto alla campagna principale, poichè per la co-op è necessario un discorso più articolato, del quale parleremo in seguito.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=0phuu6KkTMM&w=640&h=360]
L’altro evidente difetto da noi individuato era il marcato aliasing che era presente nella build provata all’evento post E3. Un aliasing estremamente eccessivo, dati i pochi mesi mancanti all’uscita del prodotto.
I nuovi filmati mostrati e la lettura di altre opinioni di critici sul web hanno però risolto un dubbio che a noi era in parte sorto durante la prova.
L’aliasing è sì presente nel prodotto Platinum Games e lo sarà probabilmente anche nella versione finale.
La brutta impressione che avevamo avuto al riguardo era in parte stata causata dai televisori sui quali veniva mostrata l’immagine di output della console che, a causa della loro qualità non eccelsa, esasperavano il problema.
Comunque, e questa è una cosa che non ci stancheremo mai di ripetere, riteniamo sempre saggia la scelta degli sviluppatori di sacrificare su questo lato per favorire la fluidità.
Spesso nei giochi moderni si tende a fare il contrario, ma la fluidità è una caratteristica molto importante, specialmente nei giochi puramente action come Bayonetta 2.
In coppia è meglio
Arriviamo quindi a parlare della modalità cooperativa di Bayonetta 2, il vero elemento di novità rispetto al primo capitolo.
Tale modalità, denominata Tag Climax, è giocabile anche in singolo, con a fianco un compagno controllato dalla CPU.
Nella schermata di avvio viene chiesto al giocatore quale tra i protagonisti egli voglia impersonare, potendo anche scegliere il costume da fargli indossare.
Una delle sorprese svelate dal Nintendo Direct è stata la possibilità di selezionare Rodin come personaggio giocabile.
Se infatti Bayonetta e Jean presentano in apparenza una forte similitudine nello stile di combattimento, Rodin è un personaggio differente, più lento e pesante, i cui attacchi infliggono però molti più danni.
Deciso quindi il personaggio, appare una lista di sfide da completare. Nel momento in cui una di esse viene selezionata, è chiesto al giocatore di puntare una quantità di halo.
Più la quantità è elevata, più il livello di sfida è alto e maggiore è la quantità, più halo si ottengono in caso di completamento della stessa. Ovviamente, in caso di sconfitta, si perde tutto quello che si era scommesso.
La cosa interessante è che gli halo vinti posso essere utilizzati nella story mode per comprare le skill e potenziare il proprio equipaggiamento.
Questo, come spiegato dai Platinum, crea una struttura ciclica, che rende la modalità co-op fulcro dell’esperienza tanto quanto la campagna in singolo: gli halo ottenuti nella storia possono essere reinvestiti in Tag Climax, il Tag Climax li moltiplica e permette di potenziare il personaggio, il personaggio così potenziato ottiene più halo nella storia in minor tempo e il ciclo ricomincia.
Come sopra detto è possibile giocare a Tag Climax da soli, anche se le differenze scaturite dall’avere a fianco un compagno reale sono molteplici.
Non si parla qui solo di abilità di gioco, ma il discorso interessa soprattutto un’opzione che è messa a disposizione.
Se giocando in singolo si muore, la sfida termina e si viene riportati alla schermata di selezione.
Se si gioca in coppia, quando uno dei giocatori muore, l’altro può rianimarlo.
Per farlo è necessario che esso si avvicini al compagno morto e tenga premuto un tasto per qualche secondo; nel mentre egli è totalmente vulnerabile, pertanto è necessario che il giocatore scelga saggiamente il momento in cui effettuare la rianimazione.
Risulta quindi scontato che, ad alti livelli di difficoltà, si abbiano molte più probabilità di uscire vittoriosi se si gioca in coppia e che gli sviluppatori abbiamo inserito tale feature per incentivare il gioco cooperativo.
Riteniamo comunque corretta la decisione da parte di Platinum di lasciar libero accesso alla modalità Tag Climax anche in assenza di un secondo utente, pena l’impossibilità da parte di chi non abbia un partner con cui giocare di usufruire dell’offerta completa che Bayonetta 2 mette a disposizione.
La strega sta per tornare
Manca meno di un mese al 24 ottobre, data prevista per l’uscita di Bayonetta 2 sul continente europeo.
Le ultime settimane sono state ricche di notizie e ci hanno aiutato non poco ad estirpare parte dei dubbi che avevamo sul prodotto.
Non mettiamo tuttavia le mani troppo avanti, aspettando di avere in mano la versione finale del titolo prima di emettere un qualsiasi giudizio.
L’impressione, al momento, è quella che i Platinum abbiamo ancora una volta fatto centro, riuscendo a creare un gioco che supera il predecessore sotto tutti i punti di vista.
E, se così fosse, la loro leadership come miglior team creatore di giochi action degli ultimi anni sarebbe ancora più incontrastata.