Dead or Alive 6 – Basta seni rimbalzanti
Hands-On

Dead or Alive 6 – Basta seni rimbalzanti

Il Team Ninja cerca di creare un titolo maturo

  • Versioni: PC PS4 Xbox One
  • La serie di Dead or Alive ho iniziato ad amarla solo su Xbox, grazie all’online avanzato e le stanze che si potevano creare permettendo di fare partite in successione con gli altri giocatori, guardando chi combatteva e discutendo del tutto. Era l’inizio di qualcosa di nuovo, un modo di porsi con il genere che riusci a farmi amare un titolo che fino a quel momento non riusci mai a prendermi come un Tekken o un Virtua Fighter. La serie però è andata perdendosi con gli anni, forzando troppo la mano su quello che è il fanservice estremo e non evolvendosi abbastanza. Basti pensare che con il quinto capitolo gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente sul creare pack di costumi alternativi che altro, addirittura ignorando tutte le competizioni eSports dedicate. Questo atteggiamento ha di fatto spostato le community su altri titoli, lasciando alla serie nata dalla mente di Tomonobu Itagaki i soli affezionati del brand. Ora con l’annuncio a sorpresa del nuovo capitolo le cose non sembrano semplici, quest’anno infatti la scena dei giochi di lotta è molto agguerrita e all’E3 2018 c’era anche un certo Soul Calibur 6 che ha monopolizzato l’attenzione degli appassionati, senza contare Fighting EX Layer che arriverà a breve e sembra molto promettente. Ma com’è questo nuovo capitolo? Ecco, dipende molto dai punti di vista.

    Competizione a tutti i costi o divertimento libero?

    Il sistema di combattimento di Dead or Alive è sempre stato uno dei più interessanti di tutta la categoria, grazie alle contomosse in grado di ribaltare un attacco nel caso si riescano ad anticipare. La serie ha poi sempre puntato sull’interazione con i fondali, tra zone pericolose di vario tipo che fanno perdere molta energia a chi vi entra in contatto. Anche in questo sesto capitolo la situazione non cambia, anzi se avete giocato molto al 5 vi troverete molto a vostro agio, quasi come se stessimo parlando di un update di quel capitolo che di un vero e proprio episodio inedito. La vera novità è infatti costituita dalla presenza di una mossa speciale che potrà esere eseguita una volta che l’apposita barra del meter sarà piena, la Fatal Rush. Nulla di nuovo, solita mossa speciale ultra potente che può ribaltare un incontro e molto simile a quella di Soul Calibur come efficacia. E’ ovvio che giocando si ha proprio la sensazione che questa sia adesso molto importante nell’economia dello scontro e che sia il modo migliore per vincere, se ovviamente viene eseguita nel momento giusto. Insomma abbiamo una nuova serie di “premi il pulsante” ed esegui una combo spettacolare che finisce in modo coreografico, che però può essere ugualmente bloccata e dare vita a un controattacco. Al momento ci sembra che il Team Ninja abbia scelto la strada migliore, ovvero riportare la serie a ciò che è sempre stata dal punto di vista del gameplay, un picchiaduro frenetico e divertente, con combo spettacolari. Niente impronta da titolo dedicato esclusivamente ai Pro Players ma molto accessibile, molto diretto per essere usufruito anche dai giocatori alle prime armi. Ha quindi il suo mercato, il suo avere un perchè e sicuramente verrà molto apprezzato per questo, visto che non tutti hanno il tempo di studiare le varie hitbox di ogni colpo, i frame di vantaggio o meno e preferiscono concentrarsi sul divertimento puro. Purtroppo però sembra che in questa formula di gioco qualcuno abbia pensato di snaturare la serie, grazie al nuovo motore grafico infatti avremo un notevole incremento dei dettagli dei lottatori e dei colpi che subiscono, ma le ragazze sembrano essere state normalizzate. Ecco, un elemento che contraddistingue da sempre il brand è la presenza di seni prosperosi e vestiti molto sexy se non oltre, caratteristiche che non possono essere eliminate specialmente se si porta il gameplay a essere più “per tutti”. E’ ovvio che la spettacolarità dei combattimenti, la velocità dei personaggi e le vari esplosioni o comunque interazioni con i fondali sono state migliorate molto, ma anche qui non c’è un grande passo in avanti rispetto al Soft Engine se non proprio l’attenuare il movimento dei seni e delle natiche delle nostre eroine. Non c’è mai stato niente di male e non è che si dev’essere bollati come morti di patata se si apprezzano certe cose, ma Dead or Alive significa questo, altrimenti se dobbiamo fare giochi più realistici evitiamo di mettere fotomodelle che menano come fabbri anche lottatori di wrestling con il triplo della stazza. Ci ha lasciati un pò perplessi, il sistema di gioco è divertente è funziona bene, ma questa virata sull’estetica non ci è piaciuta e potrebbe allontanare anche quei pochi giocatori legati al franchise. Sia chiaro però, con tutto l’amore che possiamo provare per questo picchiaduro l’idea di fondo che sia un Super Dead or Alive 5 e nulla di più ci è rimasta impressa in mente, quindi aspettiamo con ansia il suo arrivo per vedere effettivamente come sarà.

    Il Team Ninja non è certo l’ultimo arrivato nel panorama dei picchiaduro ma con la sua serie ha un pò perso le distanze della concorrenza. Il fatto di non adeguarsi alla prassi odierna e cercare di produrre un gioco immediato, accessibile e divertente è un punto a loro favore che secondo noi funzionerebbe benissimo. Purtroppo non gradiamo la virata decisa sulle protagoniste, ma siamo certi che alle dichiarazione e intenti i programmatori sapranno trovare il giusto equilibrio per inserire tutto il solito fanservice al gioco e un roster di peso, che porti magari qualche lottatrice in più. Insomma a noi piace la serie, i DLC del 5 erano sicuramente uno schifo ma non possiamo pensare a Kasumi diversamente dal solito o dalla visione delle ragazze che abbiamo avuto con lo splendido Dead or Alive Xtreme 3.