PES 2019 Demo: vediamo in azione la versione di prova del nuovo calcistico di Konami
Hands-On

PES 2019 Demo: vediamo in azione la versione di prova del nuovo calcistico di Konami

Testato sia su Xbox One che su PlayStation 4

  • Versioni: PC PS4 Xbox One
  • Ci siamo! Come ogni anno, arriva la consueta demo di Pro Evolution Soccer (che verrà seguita più avanti da quella di FIFA). E, sempre come ogni anno, tornerà l’eterno dibattito: PES o FIFA? Quest’oggi, grazie alla demo rilasciata, vi diamo un po’ alcune anticipazioni riguardo PES 2019, il calcistico di Konami che uscirà su PlayStation 4, Xbox One e PC a fine mese, precisamente nella giornata del 30 agosto.

    La demo è accessibile a tutti, quindi chiunque può farsi un’idea sul gioco e valutarne l’acquisto o meno. Questo articolo nasce con lo scopo di offrire un’analisi più tecnica, utile anche per coloro che si trovano lontani da casa e dalle proprie console perché in vacanza. Oppure, semplicemente per chi non ha molta voglia o non ha tempo per cimentarsi con la versione di prova di PES 2019. Inoltre, abbiamo avuto modo di testare la demo sia su Xbox One che su PlayStation 4; quindi elencheremo pure le piccolissime differenze del caso tra le due console (quasi nulle, comunque).

    PES 2019 Demo Camp Nou

    Torna l’appuntamento annuale ma non mancano alcuni dei soliti problemi

    La saga di Pro Evolution Soccer negli anni è sempre stata sinonimo di qualità eccelsa, risultando di consueto la miglior scelta che si potesse fare se si cercava un gioco di calcio. Questo almeno sino al fantastico Pro Evolution Soccer 5 che, ad oggi, rimane forse ancora il capitolo più bello mai realizzato, in rapporto all’epoca e alle console ospitanti. Raggiunto l’apice, purtroppo, è arrivata inesorabilmente la caduta da un grosso precipizio e, anno dopo anno, la serie di PES è peggiorata in maniera incessante, fino ad arrivare ad un disastroso PES 2014 al quale è difficile salvare qualcosa (PESsimo totalmente!). Dall’altra parte, FIFA continuava invece a crescere, conquistandosi meritatamente il titolo di miglior calcistico nel corso del tempo e spuntandola contro l’eterno rivale.

    Tuttavia, il brand di Konami sta pian piano cominciando a recuperare il suo smalto e PES 2017 e PES 2018 ne sono una chiara dimostrazione. Assolutamente non perfetti; un pochino grezzi se vogliamo, ma almeno hanno fatto respirare un’aria pura, di ritorno ai bei vecchi tempi che furono, che sembrava ormai perduta. Il nuovo capitolo, PES 2019, pare proprio voglia continuare per questa strada. Non ci siamo del tutto. Margini di miglioramento sono ancora vividi all’interno della produzione di Konami, ma questa è sicuramente la via da intraprendere.

    PES 2019, almeno da questa versione di prova, si prospetta un solido prodotto con alcune lievi imperfezioni. Ritroviamo nuovamente un sistema di passaggi talvolta macchinoso e portieri la cui intelligenza artificiale fa rabbrividire, in molteplici occasioni, pur considerando che si sia fatto un notevole balzo in avanti rispetto ai capitoli precedenti. Il calcistico di Konami si è sempre contraddistinto per la sua caratteristica di sentir sempre la padronanza del campo e di gestire i calciatori nel migliore dei modi, elemento assente anche nei migliori FIFA, e in PES 2019 questo aspetto sembra essere in parte ritornato. Nonostante alcuni piccoli fattori leggermente tediosi, si sente nuovamente nelle proprie vene la carica di agonismo di voler vincere una partita. Al netto di qualche passaggio impreciso, le azioni che vengono in mente possono riuscire per davvero e finalmente non si basa tutto il gioco sui dribbling e sulle finte, ma in primis sul gioco di squadra, sulla tattica e sulla strategia. Questi saranno gli elementi che vi porteranno a vincere una partita, non più la bravura di superare tutta la difesa dribblando, anche se comunque si tratta di una skill che torna sempre utile (ma non sarà facile come in passato).

    Insomma, tutto sta tornando nella direzione giusta. L’unico problema di PES 2019 sono le mancante licenze che FIFA sta ottenendo a macchia d’olio (conquistando ultimamente anche la Champions League). Konami si ritrova quindi con un prodotto monco da questo punto di vista, eppure dovrebbe imparare dal proprio passato: ai tempi, pur senza licenze, i vari Pro Evolution Soccer in maniera fittizia e con nomi inventati inseriva ugualmente i calciatori, i campionati e i trofei. Dopotutto, quello che conta è divertirsi, vivere pad alla mano le emozioni del calcio. Pertanto, nonostante sia bello avere i marchi ufficiali, conta innanzitutto giocare ed è meglio avere un campionato fittizio piuttosto che non averlo affatto.

    PES 2019 Demo Punizione

    PES 2019 su Xbox One e PS4

    La demo di PES 2019 si apre con le solite informative sulla privacy e sull’accettazione del contratto e per farlo bisogna pure aprire delle schede internet, in quanto è “obbligatorio” leggere (ma lo sanno che uno le apre tanto per? – NDR). Qui possiamo parlare di una differenza non tanto di gioco quanto di struttura delle due console. Su PS4 l’apertura è velocissima e si fa subito mentre sulla console di Microsoft ci impiega più tempo, ma comunque niente di proibitivo.

    Subito dopo, il gioco ci fa settare dei comandi tra standard, alternativi (uguali a FIFA) e personalizzati. Anche qui, sostanzialmente non cambia nulla, poiché la mappatura dei pulsanti è impostata nello stesso identico modo. Tuttavia, vi diamo qualche consiglio: sebbene il joypad dell’Xbox One sia una spanna sopra a quello PS4, bisogna ammettere che per i calcistici il controller Sony risulti di gran lunga più comodo. Come se non bastasse, se giocate sulla piattaforma Microsoft è consigliabile impostare lo scatto non su RB (R1 su PS4), bensì su RT (R2 su PS4). Questo perché il trigger del pad Xbox One è molto più comodo da tenere in pressione (basti pensare che siano il top per i giochi di guida e gli sparatutto, infatti), mentre i dorsali molto meno.

    Arriviamo dunque alle modalità, che sono ovviamente identiche in entrambe le versioni. Troviamo la classica esibizione, la partita veloce online e un 3 Vs 3 cooperativo. L’unica differenza, almeno da quello che traspare dalla demo, consiste nel numero di giocatori che possono giocare contemporaneamente. Nonostante ci sia una modalità 3 Vs 3, gli slot totali sono 4 contro gli 8 della versione Xbox One.

    Le squadre disponibili nella demo sono 12, di cui due nazionali. Ritroviamo l’Argentina e la Francia mentre per i club è possibile scegliere tra Barcellona, Schalke 04, Liverpool, Milan, Inter, Monaco e le brasiliane, São PauloFlamengoPalmeiras Colo Colo.

    Si può selezionare il livello di difficoltà, ma non è possibile impostare la durata del match. Questa scelta continua a risultare sterile, poiché non cambia nulla a Konami se si giocano partite più lunghe, ma è da diversi anni che per le demo optano per questa decisione. Il tempo è infatti troppo risicato, specie se si gioca ai massimi livelli di difficoltà (la prova della demo è stata fatta al livello Campione e Superstar). Lo stesso se si vuol fare una partita con un amico. Altra scelta discutibile è la mancata presenza dei supplementari e dei rigori che in una versione di prova un videogiocatore dovrebbe avere l’opportunità di vedere (e non sperare in un fallo in area). Invece, terminata la partita in pareggio, il match si conclude.

    Fortunatamente, almeno per le partite online, la durata dei match è di dieci minuti. La prova l’abbiamo potuta fare solo su Xbox One in quanto chi vi scrive dispone solamente dell’abbonamento Xbox Live Gold e non del PlayStation Plus. A parte qualche piccolo e sporadico lag, il gioco è filato sempre in maniera abbastanza fluida, garantendo partite piacevoli e senza gli ostacoli della rete. Questo per quanto riguarda la piattaforma Microsoft, ma siamo sicuri che su PlayStation 4 la situazione sia la medesima. Il gioco, come sempre, risulta di gran lunga più avvincente se giocato con un avversario umano, rispetto all’IA.

    Graficamente parlando, PES 2019 è su un buonissimo livello. Gli stadi (almeno quei pochi che abbiamo potuto vedere) sono riprodotti fedelmente e le somiglianze dei calciatori sono notevoli, anche se per molti non si può dire lo stesso. Solide le animazioni e il titolo gira fluido su entrambe le piattaforme, senza alcuna differenza sostanziale, a parte qualche minima piccolezza di colori e affini. Per ogni partita è possibile scegliere le condizioni del campo e quelle meteorologiche, ma sembra non ci siano novità rispetto al capitolo precedente.

    PES 2019 ha fatto sicuramente notevoli passi in avanti e la serie mano a mano sta tornando ai fasti di un tempo. Peccato per la situazione delle licenze che Konami potrebbe comunque raggirare come faceva in passato, ma ciò che conta davvero, alla fine, è che il gioco sia avvincente e diverta. Quest’anno, FIFA offrirà molto di più sotto il profilo contenutistico, ma il rivale di sempre, stavolta, potrebbe dare comunque del filo da torcere. Non è così scontato che il calcistico di EA possa spuntarla, come succede da un bel po’ di anni a questa parte. Potremo però parlarne solo una volta che vedremo in azione anche FIFA 19. Nel frattempo, se avete abbandonato PES da qualche anno perché delusi dalla qualità sempre più scadente del calcistico di Konami, ora potrete tornare a farci un pensiero. La demo non ha convinto totalmente per alcuni piccoli problemucci che il team giapponese si porta appresso da diverso tempo, ormai, ma per il resto, PES 2019 sembra veramente molto valido. Era ora!

    Articoli Scritto da Ismaele

    Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!