Monster Hunter 4 Ultimate – Provato
Ospiti al recente evento post E3 di Nintendo, abbiamo potuto mettere le mani sui titoli di prossima uscita per le console della compagnia nipponica. Non poteva certo mancare una delle esclusive più importanti, Monster Hunter 4 Ultimate per 3DS, ultimo capitolo della celebre saga Capcom. Senza ulteriori indugi, cominciamo a parlare di questa nuova edizione di caccia ai mostri.
Periodo di caccia
Nella demo che abbiamo potuto provare era possibile selezionare tre missioni, ognuna di difficoltà crescente, con tanto di libera scelta del nostro alter ego digitale. La scelta del cacciatore, in mancanza di una nostra build personale, si dimostra di vitale importanza. Un eroe dotato di un equipaggiamento massiccio farà si molto danno, ma la sua mobilità sarà per forza di cose ridotta, così come un guerriero che predilige un approccio agile sarà decisamente più fragile e così via. In Monster Hunter, crearsi un proprio stile di gioco efficace è fondamentale per poter sperare di superare le temibili bestie che ci troveremo ad affrontare nel corso della campagna. Questo, però, vale per qualsiasi capitolo della saga Capcom. I veri cambiamenti sono stati fatti in termini di gameplay.
Primo fra tutti è da sottolineare il lavoro svolto dal punto di vista del level design, ispirato come sempre, capace di regalarci zone veramente vaste e dotate di una verticalità inusuale per la serie. Il protagonista principale di ogni Monster Hunter che si rispetti rimane il combattimento, che in questa iterazione per 3DS è stato ulteriormente migliorato. È infatti possibile attaccare in salto e pure durante scalate su appigli e pareti. Introduzioni non da poco, che aprono a una moltitudine di nuove possibilità. Lavoro come sempre sopraffino quello riguardante la varietà dei nemici, ognuno con un proprio stile e approccio da studiare per avere qualche possibilità di sopravvivere all’interno dell’ostico mondo di gioco realizzato dagli sviluppatori. Straordinaria la cura riposta nella vasta gamma di armi/armature messe a disposizione del giocatore. Ogni singola arma ha un suo move set unico da padroneggiare alla perfezione, così da poterne sfruttare i pregi e conoscerne i difetti in battaglia, evitando eventuali disfatte. Un aspetto che purtroppo non abbiamo potuto testare riguarda il multiplayer cooperativo, da sempre uno dei fiori all’occhiello della produzione Capcom.
Nonostante gli elogi spesi in favore del titolo, certi aspetti non ci hanno convinto appieno. Primo fra tutti la gestione della telecamera. Essa è sì perfettamente integrata e funzionante, ma il fatto di averne dato il controllo alla croce direzionale ne rende davvero difficoltoso l’utilizzo. Fortunatamente gli sviluppatori sono corsi ai ripari, mettendo una sezione del touchpad che riproduce la croce direzionale sopra citata, ma è evidente come si senta maledettamente il bisogno di un secondo stick analogico. Inoltre, la tradizionale macchinosità della serie è rimasta invariata, fatto che non dispiacerà ai fan storici, ma che di conseguenza manterrà i detrattori al loro posto. Graficamente, l’opera si difende piuttosto bene, sfruttando appieno la console su cui gira, risultando anche piuttosto fluido, come da tradizione.
Caccia aperta nel 2015
La nostra breve esperienza con Monster Hunter 4 Ultimate ci ha piacevolmente colpito, grazie ad un titolo che va a migliorare in molti aspetti le iterazioni precedenti, senza snaturarne lo spirito e la complessità di gioco che lo contraddistingue. Non vediamo l’ora di provare la versione completa, anche se siamo consapevoli che l’attesa sarà snervante, dato che il gioco arriverà in Europa nei primi mesi del 2015.