Super Smash Bros. Wii U – Provato
Hands-On

Super Smash Bros. Wii U – Provato

Milano – Open Day Nintendo: Il primo anno e mezzo di vita di Wii U è stato difficile, i dati di vendita sono piuttosto chiari a riguardo.
La casa giapponese, però, non ha mai dubitato della console e del suo potenziale e l'E3 2014 non ha fatto altro che dimostrare la grande voglia di Nintendo di portare avanti con pieno supporto il progetto Wii U.
Molti sono stati i titoli presentati e una gran parte di questi sono state esclusive.
Parliamo di giochi che hanno come protagonisti i classici personaggi Nintendo come Mario, Zelda, Sonic, Link, Yoshi e Toad.
E, tra tutti questi, uno in particolare è conosciuto per racchiudere a sé tutti protagonisti delle saghe più famose e gettarli in un tutti contro tutti a gruppi di quattro.
Un gioco divertente anche in singolo, che però esprime il suo vero potenziale quando si gioca contro altri tre giocatori; stiamo ovviamente parlando di Super Smash Bros.
Il picchiaduro firmato Nintendo si prepara ad approdare su Wii U durante la stagione invernale e noi siamo riusciti a farne una breve prova. Ecco le nostre impressioni al riguardo.

super smash bros.

Tutti dentro

L'esperienza insegna che spesso, quando si possiedono delle buone basi, è più saggio affinare e rifinire un prodotto piuttosto che tentare di rivoluzionarlo.
Questo concetto, applicabile anche fuori dall'ambito videoludico, si sposa perfettamente a Super Smash Bros.
Il titolo, infatti, non si discosta dalle basi proposte nel primo capitolo per GameCube; il feeling che si ricava con il prodotto risulta essere uguale, tuttavia, lo stesso non manca di aggiungere corpose innovazioni alla formula.
La più interessante è quella che riguarda la forte customizzazione offerta per i singoli personaggi.
Come nell'episodio per GameCube ciascun combattente dispone di una mossa normale e di un attacco speciale, l'esecuzione del quale è affidata, in questo capitolo, alla direzione dello stick analogico sinistro.

Tuttavia, nel nuovo Smash Bros., ciascun personaggio dispone di ben tre attacchi speciali per direzione, cosa che porta il totale di mosse disponibili a dodici.
Risulta pertanto possibile scegliere quali mosse assegnare in base allo stile di combattimento e rendere il proprio personaggio unico rispetto a quello della concorrenza.
Questo fatto, se applicato su una scala più ampia, fa anche in modo che diventi estremamente difficile incontrare giocatori con uno schema di colpi già affrontato in precedenza, rendendo potenzialmente l'esperienza contro altri giocatori sempre nuova, differente ed appagante.
A contribuire a tutto ciò, vi è anche il roster del titolo, che vanta attualmente più di trenta personaggi disponibili, con nuovi che vengono annunciati di settimana in settimana.
Senza dimenticare la possibilità offerta dai Mii Fighter, lottatori personalizzabili nell'aspetto che permettono di ricreare chiunque si desideri all'interno di Super Smash Bros., prima di lanciarlo nella mischia adottando uno tra tre stili di combattimento disponibili.

Super Smash Bros. Gamesnote.it

Le novità offerte all'interno di Super Smash Bros. non si fermano però qui e ci sembra giusto aprire anche una brevissima parentesi sulla questione arene.
La gestione delle arene, il sapere come mutano e si modificano nel corso del match è sempre stato uno dei requisiti base per arrivare alla vittoria all'interno della saga picchiaduro Nintendo.
Nel nuovo capitolo tale elemento non poteva quindi che risultare nuovamente centrale, con però addirittura una maggiore importanza.
Gli stage di Super Smash Bros., infatti, cambiano in modo più dinamico e repentino. La loro conoscenza, la memorizzazione del cosa accadrà risulta quindi essere componente fondamentale all'interno del gameplay in modo persino più marcato rispetto al passato. Dalle prove da noi effettuate non siamo ancora in grado di dire esattamente quanto.
Ciò che però emerge è che la carne al fuoco è indubbiamente tanta e l'elemento che sicuramente sarà fondamentale per il successo del gioco sarà trovare il giusto equilibrio all'interno della miriade di possibilità offerte.
Un'impresa sicuramente difficile la cui riuscita o meno potrà essere analizzata solo all'uscita del prodotto finale.

Statuette per tutti i gusti

Arriviamo quindi ad analizzare quella che, sulla carta, sembra essere l'aggiunta più corposa, la marcia in più di Super Smash Bros. rispetto agli altri episodi della saga: gli Amiibo.
Gli Amiibo sono delle statuette da collezione, che, se avvicinate al GamePad interagiscono con il gioco.
Facendo questa operazione, il corrispettivo virtuale del lottatore prescelto appare sullo schermo ed entra in gioco controllato dall'intelligenza artificiale.
La cosa interessante è che esso guadagna punti esperienza ad ogni nuovo incontro apprendendo al contempo lo stile di lotta dell'utente o degli utenti coinvolti nella battaglia.
Acquisendo esperienza e salendo di livello, fino a raggiungere il livello 50, questi avversari dovrebbero diventare sempre più forti, divenendo compagni di allenamento ideali contro i quali mettersi alla prova e sperimentare differenti strategie di gioco.

Amiibo Gamesnote.it

Durante l'evento non abbiamo potuto vedere in azione tali Amiibo, ma ci è stato possibile osservarli solo tramite una teca di vetro.
In realtà ci pare una scelta più che comprensibile quella effettuata da Nintendo poichè, per la stessa natura per cui sono progettati, essi hanno bisogno di tempo e di una notevole quantità di incontri per crescere e mostrare la loro vera abilità.
Ovviamente nell'open day non vi era il tempo per effettuare questa operazione, ma appare comunque chiaro che se essi manterranno le premesse con cui sono stati presentati diverranno ben più che semplici statuine da collezione.

Parola chiave: fluidità

Ci soffermiamo infine sull'aspetto tecnico del titolo Wii U.
Non lo neghiamo, graficamente Super Smash Bros. non impressiona rispetto ad altri titoli già visti in azione su Wii U come, ad esempio, Mario Kart 8 o lo splendido Yoshi Woolly World.
I modelli dei personaggi sono realizzati molto in dettaglio e la scena appare ben colorata a schermo, ma l'impatto generale che se ne ricava non colpisce.
La differenza con i precedenti capitoli è presente, ma forse, dal primo titolo della saga a varcare sulle soglie della next gen, ci si poteva aspettare di più.
Apprezziamo comunque, e questa è una cosa che abbiamo già ribadito in altri articoli, la perseveranza di Nintendo nel preferire sacrificare la resa grafica piuttosto che il frame rate.
Super Smash Bros. per quanto infatti non lasci a bocca aperta è fluido, maledettamente fluido, perennemente inchiodato ai 60 frame per secondo.
Un ottimo risultato, in un gioco che pone su schermo una quantità spropositata di effetti e per il cui genere di appartenenza, il picchiaduro, tale caratteristica risulta fondamentale.

In inverno si mena

Super Smash Bros. risulta essere una delle esclusive di punta dell'inverno di Wii U.
Il gioco, pur riprendendo la formula da anni ormai collaudata, non manca di inserire pesanti innovazioni.
La possibilità di scegliere quali mosse assegnare agli attacchi speciali dei personaggi e il nuovo roster ampliato appaiono come due punti lampanti di tutto ciò.
Tuttavia la vera novità è rappresentata dagli Amiibo, la cui reale efficacia sarà sicuramente oggetto di test approfonditi da parte dei più appassionati.
Se questi si dimostreranno all'altezza delle aspettative e il titolo non presenterà sbilanciamenti tra i vari personaggi, ci troveremo per le mani una vera e propria killer application per la console Nintendo.
Non resta quindi che aspettare l'inverno per vedere e provare con mano il gioco completo.
Nel frattempo è bene fare ripasso sui precedenti capitoli per non arrivare impreparati alla sfida.