Nonostante i video e le caratteristiche annunciate da Electronic Arts per FIFA 18 non c’è niente di meglio che prendere il pad in mano e scendere in campo per provare le sensazioni che si hanno. Noi non abbiamo perso tempo e impugnato il pad della PlayStation 4 ci siamo messi sotto per un paio d’ore a giocare da soli, con altri colleghi e cercare di capire dalla versione non definitiva messaci a disposizione cosa ci attende da questo nuovo capitolo.
Se hai CR7 non hai rivali
La prima squadra che abbiamo preso non poteva che essere la Juventus, perché conoscendola bene era anche quella che ci dava modo di capire le differenze che ha apportato il nuovo sistema di animazioni e il dettaglio grafico. Come introduzione nel sistema di gioco l’unica vera novità è il cambio al volo di un giocatore, dove prima della partita sceglieremo chi sostituire con chi e con la pressione di un tasto potremo eseguire l’operazione rapidamente mentre giochiamo. Insomma una cosa inutile, carina certo ma che non serve a molto se dobbiamo stabilire una strategia di gioco e la partita si evolve in tutt’altra maniera. Resta quindi preferibile, come sempre, entrare nel menù e fare le scelte in maniera più ponderata. A livello davvero di gioco non possiamo non aver notato i miglioramenti dei vari movimenti di ogni giocatore, ma si tratta sempre di piccolezze che si possono notare nei calciatori più importanti e famosi. Se Electronic Arts si è messa a scannerizzare Ronaldo e riprenderlo in fase di motion capture per ricrearne i movimenti perfettamente, la stessa cosa non è successa con tantissimi altri che invece si spartiranno le 5 animazioni preimpostate in base alle caratteristiche fisiche. Insomma non cambia sostanzialmente nulla, anche a livello grafico è innegabile che la resa più spettacolare e televisiva dell’entrata in campo e di tutte quelle fasi non in game siano state curate con maggior attenzione, ma chi le guarda dopo un paio di volte? Noi skippiamo tutto e andiamo a giocare e purtroppo ci è sembrato di essere di fronte ancora a Fifa 17, con qualche miglioramento nella sezione dei dribbling che nonostante le partite fatte ancora non abbiamo capito dove sia nonostante la grande presentazione dei programmatori. Tatticamente poi non possiamo sbilanciarci, il titolo non era affatto perfetto e in alcune occasione nonostante avessimo impostato una strategia molto offensiva ci siamo ritrovati con la palla al piede a centrocampo e nessuno dei nostri compagni vicino, senza contare bug che rendevano giocatori mediocri più veloci di CR7 (ma questo si sà che in Fifa è la normalità e i momentum si sprecano). L’impressione non è quella di essere di fronte a un titolo nuovo se non quando iniziamo a effettuare giocate e cross, con questi ultimi modificati in questo capitolo ma che secondo noi sono semplicemente più autoguidati o scriptati se volete. E’ difficile sbagliare un passaggio lungo e in generale tutti i calciatori tendono a spettacolarizzare ogni giocata, che sia un semplice stop o un tiro in porta. Spesso non siamo riusciti a fare goal dopo una cavalcata sulla fascia che nemmeno Cafù ai tempi d’oro perché quel genio dell’attaccante invece di colpire semplicemente di testa da un’ottima posizione, prova una semi rovesciata o un colpo al volo esteticamente più bello da vedere ma molto meno efficace.
Non siamo rimasti molto affascinati dalle prime ore con Fifa 18, ci è sembrato che i miglioramenti siano marginali, più a livello visivo e di spettacolarità dell’esperienza di gioco, ma molto meno sul piano del gioco vero e proprio. La grafica non è molto diversa dal passato per la maggioranza dei calciatori normali, mentre le animazioni nuove si possono notare ma non sono cosi numerose o davvero efficaci, mentre è davvero ottima la nuova stagione di Alex Hunter, con tante special guest e molto altro su questa carriera che ci è piaciuta moltissimo già l’anno scorso. E’ prestissimo per giudicare Fifa 18, non vogliamo sbilanciarci in alcun modo visto anche la versione non definitiva e con parecchi bug a cui abbiamo giocato, ma pad in mano non ci è sembrato di avere davanti un titolo nuovo ma il solito update. Vedremo nei prossimi mesi e ovviamente con la versione definitiva come si evolverà il titolo, nel frattempo per noi il fatto che ci sia Ronaldo, il Fenomeno intendiamo, è già tanta roba. Due parole sulla versione Switch, si tratta ufficialmente di quella presente su PlayStation 4 e Xbox One prima dell'utilizzo del Frostbite (Fifa 16 insomma) e quindi niente a che vedere con tutte le novità di cui sentirete parlare o sono state annunciate.

I videogiochi li ha scoperti con Star Force, da allora è stato amore puro. Dal 2000 recensisce giochi di ogni genere e forma, passando per tutti i maggiori siti del settore in attesa del Dreamcast 2 e il riscatto di Sega.