Le vendite di NES Mini surclassano PlayStation Classic
A dicembre la mini console di Nintendo ha venduto meglio della controparte Sony uscita nello stesso mese
Che la console mini di Sony, PlayStation Classic, fosse un mezzo flop annunciato, lo si era capito già da prima dell’uscita. L’inserimento di alcuni giochi nel formato obsoleto dei 50Hz, l’emulatore open source, una lineup di software discutibile ed un rapporto qualità-prezzo alto rispetto all’offerta riservata agli acquirenti hanno allontanato l’utenza costringendo il colosso nipponico ad effettuare un taglio di prezzo dopo nemmeno due settimane dal lancio.
Come se non bastasse, stando agli ultimi dati rilasciati da NPD, il piccolo NES Mini solo nel mese di dicembre ha venduto molto più di PlayStation Classic, nonostante i due anni alle spalle e il lancio della mini console Sony proprio in quel periodo. A poco è servito avere il numero speciale della rivista Dengeki ad esso dedicato, in Giappone.
Curioso notare come il NES Mini abbia venduto anche più di PlayStation 4 e Xbox One (sempre nel mese di dicembre), stando dietro solo ad un’altra console Nintendo: lo Switch con i Joy-Con Neon. Probabilmente, vendite incrementate grazie al lancio di Super Smash Bros. Ultimate che, ricordiamo, aveva fatto aumentare i numeri di console piazzate nel periodo di uscita del titolo.
Sicuramente, la grande N ha saputo meglio gestire le operazioni nostalgiche delle sue due mini console. Visto il gran successo, non è da escludere che Nintendo decida di produrne di nuove, come ad esempio l’eventuale Nintendo 64 Mini, di cui ogni tanto spuntano rumor in rete.
Questo dimostra che non basta chiamarsi Sony e poter fare ciò che si vuole. Infatti, le politiche del colosso giapponese per la sua prima mini console, nel tentativo di sfruttare l’idea vincente di Nintendo, non hanno dato i loro frutti. Il pubblico così come elogia, punisce. Nonostante PlayStation Classic abbia comunque ottenuto numeri modesti, non sono bastati per riconfermare il successo del marchio. I risultati non sono stati quelli sperati, ed ecco spiegato il taglio di prezzo.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!