Yoshi’s Crafted World: La Recensione del platform Nintendo
Recensione

Yoshi’s Crafted World: La Recensione del platform Nintendo

Dopo Yoshi’s Island e Woolly World, la grande N e Good-Feel saranno riuscite a confezionare un nuovo capolavoro?

  • Versioni: Switch
  • Ricordate? Diverso tempo fa vi avevamo parlato del mitico Yoshi’s Island nella nostra consueta rubrica domenicale, Retro Weekend. Il capolavoro Super Famicom che con il suo stile unico e peculiare fece sognare tutti i videogiocatori dell’epoca e continua tuttora ad ammaliare con la sua direzione artistica e con il fantastico gameplay di cui dispone. Yoshi è un personaggio ormai importantissimo in Nintendo, tanto da apparire anche come lottatore in Super Smash Bros., come pilota in Mario Kart, come tennista in Mario Tennis e così via. Ai tempi, però, non era altro che un compagno di viaggio in Super Mario World e se ricordate il primo mondo del gioco era proprio l’isola degli Yoshi. Il carisma e le potenzialità del dinosauro verde non vennero snobbate da Nintendo e fu così che gli sviluppatori nipponici decisero di dedicargli un videogioco a tema: nasce dunque Yoshi’s Island, uno dei platform più belli e meravigliosi che il panorama videoludico abbia mai ospitato. Fu anche da apripista per molte delle caratteristiche di Super Mario 64, come la sederata, le monete rosse, la struttura più esplorativa rispetto agli altri esponenti del genere e quant’altro.

    Da Yoshi’s Island prende vita una vera e propria serie che dopo il non compreso Yoshi’s Story (che comunque non era ai livelli di Island) ha perso smalto e mordente, finché non è arrivato Yoshi’s Woolly World sullo sfortunato Wii U che ha riportato il brand a risplendere di luce propria. Son passati alcuni anni da allora e con l’avvento di Nintendo Switch, la casa di Kyoto di certo non poteva non proporre un nuovo episodio dedicato al simpatico dinosauro ed ecco arrivare a tal proposito Yoshi’s Crafted World. Sarà riuscito ad eguagliare i due massimi esponenti della saga quali Island e Woolly World? Scopriamolo insieme nel corso di questa recensione.

    Yoshi's Crafted World - Screenshot

    Occhio alla prospettiva

    Yoshi’s Crafted World è un platform 2.5D che riprende ed amplia la struttura di alcuni livelli vista nel capitolo per Nintendo 64. Tra le novità più importanti ritroviamo senza dubbio la possibilità di poter colpire buona parte degli oggetti sullo sfondo, un fattore che ci costringerà ad aguzzare ancor di più la vista durante l’esplorazione, nonché l’introduzione degli scenari al rovescio da giocare tramite una differente prospettiva. Anche i mondi sono cambiati rispetto al passato: non ritroviamo più i classici sei mondi con sei livelli, due fortezze e uno stage speciale. In Yoshi’s Crafted World ritroviamo invece tanti piccoli mini mondi fatti di due o tre livelli che formano grandi aree, alcune delle quali interconnesse. Posto alla fine di ogni area ritroviamo il boss di turno, ma questa volta senza la solita fortezza.

    Con lo scenario al rovescio non cambia solo tutta la prospettiva, ma anche quello che dobbiamo fare. A differenza della versione normale dove trovare le consuete margherite, monete rosse ed arrivare al traguardo con il massimo dei cuori, qui bisogna scovare tre cuccioli di Poochy nascosti ovunque nello stage. Trovarli tutti e tre nel tempo limite ci consente di ottenere un fiore aggiuntivo, consegnato proprio da Poochy. Qui veniamo alla prima lievissima nota dolente del gioco: l’idea degli scenari rovesciati è molto bella, ma non è stata sfruttata nel pieno delle sue potenzialità. Dedicare questa peculiare feature solo alla ricerca dei cuccioli di Poochy, per quanto siano sempre nascosti bene, non è stata una mossa così avvincente. Si potevano ad esempio creare diverse tipologie di sfide a tempo per dare quel pizzico di varietà in più agli stage al contrario.

    Nintendo e Good-Feel però ci provano ad aggiungere pepe alla loro produzione ed introducono le subquest. Sì, le subquest in un platform. Magari non è il nome propriamente esatto, ma la filosofia è quella. Diversi personaggi sulla mappa ci chiederanno di trovare degli oggetti sugli sfondi dei livelli già affrontati in cambio di una margherita e dovremo scovarli sia nello scenario dritto che in quello al rovescio. Tuttavia, pure in questo caso ritroviamo un’idea sfruttata male. I vari elementi che i buffi personaggi ci chiederanno di colpire sono un po’ troppi e questo ci costringe nel ripetere il livello normale e al contrario fino a dieci volte in alcuni casi. Esageratamente eccessiva come trovata, in quanto potremo soddisfare una sola richiesta per volta. Se fosse stato possibile fare tutto in un sol colpo con la consapevolezza di dover ripetere lo scenario solo se non fossimo riusciti a trovare l’oggetto incriminato, sarebbe stato molto meglio (ma non bastava comunque). Un po’ come quando ripetiamo un livello perché non abbiamo raccolto tutti i collezionabili.

    Il problema però  non è solo questo, ma anche la ripetitività di queste due novità. Le missioni secondarie sono ripetitive e ci fanno rigiocare in maniera fin troppo eccessiva i livelli, mentre gli scenari al contrario sono un po’ limitati con la sola ricerca dei cuccioli di Poochy, rispetto al potenziale di cui disponeva e non aiutato le subquest proprio a causa della loro ripetitività. Alla lunga un po’ ci si stanca nell’esaudire la solita richiesta del personaggio di turno, poiché consiste sempre nel colpire oggetti sullo sfondo. Potevano francamente spremere di più le meningi anziché far ripetere cinque o dieci volte un livello per fare sempre la stessa medesima azione. Anche cambiare la tipologia di missione e non relegarla solamente al “trova l’oggetto e colpiscilo” ma pure ad altro come poteva essere un “uccidi tutti i nemici”, “finisci il livello senza eliminare i Koopa Troopa” (esempio), “trova tutte le monete” e così via. Di obiettivi secondari se ne potevano creare un’infinità, ma Nintendo e Good-Feel si son limitate purtroppo al compitino. Non per altro, in Yoshi’s Crafted World ritroviamo un numero inferiore di stage rispetto al suo predecessore per Wii U, proprio per la presenza degli scenari rovesciati. Tuttavia il gioco non è valso del tutto la candela. Intendiamoci, l’idea è molto bella e peculiare e sulle prime battute diverte e soddisfa, ma poi la ripetitività prende il sopravvento e si sente quella piccola puzza di riciclo.

    Yoshi's Crafted World - Treno

    Genio e inventiva

    Gran peccato, perché tralasciando le due idee mal sfruttate, Yoshi’s Crafted World è un platform bellissimo e geniale, come da tradizione dei migliori capitoli della saga. Nei primi scenari ritroviamo un level design sempliciotto e una struttura poco articolata, nonché una difficoltà davvero molto bassa, sebbene mai banale o insoddisfacente, proprio perché la sfida nei giochi di Yoshi non sta tanto nell’estremismo dei livelli quanto nella ricerca dei collezionabili e quindi nell’esplorazione. Tuttavia, mano a mano che si avanza nell’avventura, le cose si fanno più complicate e non è assolutamente escluso che non vediate mai la schermata Game Over. Difficoltà e complessità dei livelli aumentano, quindi il level design si fa più intricato e con più percorsi da seguire e molti collezionabili sono nascosti quasi con masochismo dagli sviluppatori che vogliono ci impegniamo al massimo e con tutte le nostre forze, e grazie alle belle idee di game design ci spronano a farlo.

    La varietà degli scenari è straordinaria e troviamo pure qualche citazione ad altri titoli Good-Feel in alcuni momenti. Yoshi’s Crafted World sprizza inventiva da tutti i pixel e lascia sempre con quel sorrisetto da bambini ogni qualvolta ci si imbatte in idee o situazioni di gioco spettacolari. Non ritroviamo le trasformazioni (bellissime in Island e Woolly World), ma ogni macro-area dispone di un livello “sfida“, creati con quella tipica filosofia da arcade game in cui potremo ritrovarci a bordo di un robot e spaccare tutto, nel circo a superare ostacoli, su un aereo a colpire le armate nemiche e così via. Sono veramente molto belli ed avvincenti. Anche le boss battle risultano ben realizzate, poiché sfruttano tutte le novità introdotte in questo capitolo, oltre ad essere comunque originali ed estremamente divertenti. Come se non bastasse, prima delle battaglie avremo la possibilità di effettuare alcune scelte che vanno a ricreare dei simpaticissimi siparietti comici. Questo episodio dà inoltre maggior importanza alla raccolta di margherite poiché per proseguire nei vari mini mondi ci verranno richieste sempre una manciata. Tuttavia, non ne chiederanno mai tantissime e quindi al 90% dei casi ne avremo sempre più che a sufficienza e questo vanifica un po’ l’idea in sé che “danneggia” solo chi veramente gioca senza raccogliere niente (ma davvero c’è qualcuno che lo fa? Anche perché è proprio il game design a spronare la raccolta di tutto).

    Dal punto di vista tecnico, Yoshi’s Crafted World è una gioia per gli occhi. Le animazioni sono superlative e i materiali di cui sono composti i vari scenari alcune volte sembrano addirittura veri e questo effetto lo si avverte soprattutto prima delle battaglie coi boss, durante le trasformazioni. L’opera targata Nintendo e Good-Feel è intrisa di carisma, colorata con maestria e accurata in ogni minimo dettaglio. Sull’art direction bisogna fare solamente un plauso all’ultima trasposizione ludica del verde dinosauro. L’unica pecca, sebbene sia al contempo pure una scelta stilistica, è l’eccessivo utilizzo dell’effetto blur che rende gli sfondi in alcune occasioni più sfocati del dovuto.
    La nuova world map è bellissima e per certi versi sembra un’evoluzione di quella vista in Yoshi’s Story. Il mondo di carta e cartone di Crafted World dimostra ancora una volta quanto Nintendo sappia sempre reinventarsi nel concept stilistico. Troviamo pure dei costumi da acquistare con le monete del gioco ed oltre al fattore estetico (davvero spassoso) essi si rivelano utili anche in difesa, proteggendo il buon Yoshi dai danni. Si tratta comunque di un’aggiunta facoltativa e a discrezione del giocatore. Se ritenete che l’utilizzo dei costumi possa semplificare un po’ troppo l’avventura, basta non equipaggiarli (e se proprio volete togliervi lo sfizio, potete farlo in livelli che già avete completato con il massimo dei cuori).

    Non si può dire lo stesso per la colonna sonora. Dopo l’immensa varietà musicale e l’ottima qualità udita in Woolly World era lecito aspettarsi qualcosa in più da questo nuovo capitolo di Yoshi. Il main theme è molto bello, anche più di quello visto nel predecessore, tuttavia viene fin troppo abusato, quasi come se fosse un titolo per Super Famicom. Se ai tempi dei 16 bit poteva essere giustificata la pochezza di tracce, oggi non è inaccettabile. Non solo ritroviamo pochi brani; di quei pochi la maggior parte sono tutti riarrangiamenti del tema principale. La cosa buffa è che ogni reinterpretazione è ben realizzata, tuttavia il titolo necessitava proprio di più tracce musicali. Dovrebbero essere una cosa come venti in totale (e molte sono pure riarrangiamenti, quindi di uniche ne ritroviamo ancor di meno) e se pensate che in Woolly World ne erano sessantaquattro, capirete che c’è qualcosa che non va. Un gran peccato, perché musicalmente il gioco è piacevolissimo; peccato quindi solo per la scarsa quantità di brani.

    Yoshi's Crafted World - Racing

    Pro

    • Stile grafico meraviglioso
    • Idee di gameplay sempre avvincenti
    • Bellissime boss battle

    Contro

    • Scarsa varietà musicale
    • L'idea degli scenari al rovescio e degli obiettivi secondari non sfruttata al meglio

    Conclusioni

    Yoshi’s Crafted World è un inno alla gioia. Un titolo piacevole, divertente ma anche impegnativo a lungo andare (soprattutto se volete raccogliere tutto). Peccato sfrutti male quelli che dovevano essere i suoi punti forza. Un po’ di impegno in più, considerando pure l’uscita rimandata ad un anno dopo rispetto ai piani iniziali, avrebbe di sicuro consacrato l’ennesimo capolavoro del dinosauro verde. Così non è stato, ma quello che abbiamo tra le mani rimane comunque un platform delizioso e bellissimo che con la possibilità di interazione con gli sfondi dona tutta una nuova essenza all’esplorazione. Se avesse avuto una varietà musicale più elevata e una minor ripetitività complessiva, il voto sarebbe stato sicuramente più alto di un punto. Ma va bene anche così, perché il nuovo capitolo di Yoshi resta un titolo da giocare a tutti i costi se siete fieri possessori di un Nintendo Switch, seppur non raggiunga le vette qualitative di Island e Woolly World. Rimane il rammarico per alcuni elementi di gioco, ma nel complesso si tratta di un’opera brillante e geniale che sa come appagare il videogiocatore con spensieratezza e carisma. Benvengano sempre platform come questo.

    8.5 1

    Articoli Scritto da Ismaele

    Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!