Terre incantate in cui tappeti volanti diventano un mezzo per spostarsi; paffute e morbide nuvole attendono i nostri salti; immense distese subacquee sono in realtà racchiuse in un ampolla; carte francesi danno vita a percorsi, i biscotti diventano piattaforme e lo stappo col botto di una bottiglia gigante crea una sciabola che ci conduce in un cielo stellato. Questo è il magico mondo di World of Illusion (titolo completo: World of Illusion Starring Mickey Mouse and Donald Duck), esclusiva 16 bit del nero Mega Drive, uscita nel 1992 e prima dei sequel del celebre Castle of Illusion. D’altronde perché questo e non proprio il primissimo e rinomato Castle of Illusion? La risposta è molto semplice: World of Illusion è un platform straordinario, intriso di uno stile delizioso, dove sia le musiche che i colori quasi non sembrano provenire dalla console SEGA. Potrebbe essere tutta un’illusione, chissà… ma quel che resta è senza dubbio un’esperienza sensazionale garantita da guizzi creativi memorabili, piena di trovate fantasiose e geniali.
In passato vi avevo parlato di un gioco dedicato a Topolino attraverso Mickey Mania dei Traveller’s Tales, ma i livelli qualitativi raggiunti dalla vecchia grande S sono di tutt’altra caratura. Se quello realizzato dai britannici fu un platform valido, graziato soprattutto dalla magnifica art direction, dalle notevoli animazioni e dai colori sgargianti, l’opera della compagnia giapponese (sviluppata dalla divisione AM7) ammalia per la totalità riproposta su schermo: coloratissimo, gustoso e assai spassoso, World of Illusion lascia stupiti dinanzi ad ogni nuova situazione di gioco e cotanta meraviglia artistica.
Si apre una scatola magica e ci si ritrova in un mondo incantato e meraviglioso
Sembra proprio che Topolino e Paperino si stiano dando all’illusionismo. Pronti per mettere in scena uno dei loro numeri magici, scorgono una scatola misteriosa che però li conduce in un mondo incantato. La boite apparteneva al mago Pete (meglio noto a noi italiani come Pietro Gambadilegno) e in essa vi sono rinchiuse terre (e panorami) da sogno; il World of Illusion che dà il titolo all’opera, lì dove prende vita una fantastica avventura che vede i nostri due protagonisti farsi strada per ritornare nella realtà. World of Illusion è anche affrontabile in multiplayer, permettendo di giocare con un amico in co-op offrendo così un modo piacevole e tutto alternativo di vivere questo viaggio. Dovete infatti sapere e tenere bene in considerazione che World of Illusion oltre ad avere diversi passaggi segreti e alcuni percorsi alternativi è quasi un altro gioco se affrontato in multiplayer. Molte sezioni hanno subito degli accorgimenti per permettere ai due protagonisti di collaborare per arginare un ostacolo o per superare qualsiasi situazione: usare il proprio compagno come base d’appoggio per arrivare più in alto, saltare su altalene basculanti per poi recuperare l’altro con la fune o sfruttare un sistema del genere ma per muovere una sorta di marchingegno su rotaia sono solo alcune di esse.
World of Illusion è un tripudio platforming fatto non tanto di azioni frenetiche al cardiopalma, trial and error o salti rocamboleschi, bensì di estro creativo, genialità e tocchi di classe. Risulta infatti un platform molto più ragionato e leggero, non vantando tra l’altro picchi di difficoltà esagerati, sebbene possa esserci qualche passaggio più ostico (e qualcuno leggermente sbilanciato, ma si tratta di situazioni quasi rare). Anche le boss battle non sono particolarmente complesse; al contrario risultano avvincenti e ben “coreografate”. Un titolo da gustare per la sua prelibatezza audiovisiva e per la stupenda qualità di gameplay e game design. Rendere anche le azioni più semplici e “banali” una mera gioia, lasciandoti con un sorriso genuino sul volto mentre sei lì col pad tra le mani che ti esalti per l’ennesima peculiarità vista su schermo, non è certo una passeggiata. World of Illusion è un inno al divertimento e all’inventiva, bellissimo da vivere da soli ma soprattutto con un amico (oppure fratello/sorella, fidanzato/a o genitore che sia); merito di una cura strabiliante, nonché dell’ineccepibile varietà ludica, artistica e stilistica. Un gioco che, come dicevo, quasi non sembra provenire da un Mega Drive, non temendo confronti nemmeno con i più colorati e vivaci dei giochi Super Famicom. Chiaro che poi andando nel dettaglio e nei tecnicismi più nudi e crudi la molteplicità dei colori del 16 bit Nintendo faccia comunque la differenza, ma ad un primo impatto il colpo d’occhio dà quasi come l’impressione di essere sulla console della grande N, dimostrando le immense doti del Mega Drive. Anche la colonna sonora, pur non vantando forse brani che restano scolpiti nella memoria (accompagnandoci però con estremo piacere durante l’avventura), si fa forte di un sound molto più pulito e grazioso rispetto agli standard di questa piattaforma. World of Illusion è senza dubbio uno dei migliori titoli non solo della serie Illusion, ma anche tra quelli dedicati in generale a Topolino e compagni. E scusate se è poco.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!