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Diamo il via oggi alla rubrica settimanale che vi permetterà di non perdervi nulla di quanto accaduto negli ultimi sette giorni. Ogni domenica mattina, quindi, sintonizzatevi su queste pagine se volete conoscere le news del momento o se, semplicemente, volete dare uno sguardo agli articoli e alle recensioni della redazione di Gamesnote. Cominciamo!

Tra le notizie più interessanti figura subito quella relativa alle “scarse” vendite ottenute da Call of Duty: Black Ops 2. Gli incassi, infatti, sono stati minori del 15% rispetto a Modern Warfare 3. Activision si dice delusa da questo risultato. Che i giocatori si stiano “stufando” del brand?

Non potevano, poi, mancare i soliti rumor sulle console di prossima generazione, in questo caso del successore di Xbox 360. Secondo i dati del sito Bloomberg, la prossima Xbox sarà rilasciata sul mercato durante il periodo natalizio del 2013. Sembrerebbe anche che i primi titoli siano già a un buono stadio di sviluppo e che la console sfrutterà in modo massiccio la periferica Kinect. Si attendono smentite o conferme ufficiali da parte di Microsoft.

Parlando di piattaforme next-gen, non potevamo, ovviamente, che riportarvi una carrellata di news su Nintendo Wii U che, lo ricordiamo, è disponibile nei negozi dal 30 novembre. Un fatto che ha lasciato perplessi, riguarda le conversione di alcuni titoli PlayStation 3 e Xbox 360, apparentemente inferiori, secondo un’analisi tecnica, su Wii U. Si tratta di Mass Effect 3, Call of Duty: Black Ops 2 e Batman: Arkham City. Iwata si è poi espresso su Nintendo Wii U definendolo diverso dalla concorrenza, un sistema in grado di fornire esperienze uniche, ma che farà comunque affidamento sulle terze parti. Intanto, il fondatore di Atari, Nolan Bushnell, non si è fatto problemi a mostrare il suo disappunto sulla nuova console Nintendo. Nolan, infatti, crede che Wii U non sarà per niente un successo.

In occasione del lancio di Nintendo Wii U, non abbiamo tardato a dare uno sguardo alla console, proponendovi uno speciale dedicato. Fornire un giudizio con le informazioni attuali è, tuttavia, prematuro. Nei prossimi giorni torneremo comunque a parlare di Wii U e, soprattutto, dei suoi giochi. Il GamePad deve ancora rivelarsi per quello che è realmente e non è facile prevedere se le terze parti continueranno a sostenere Nintendo. La grande N, però, vanta alcune delle migliori serie videoludiche della storia, imprescindibili per ogni videogiocatore, che, sicuramente, saranno sufficienti per farne un’altra console di qualità.

Restando in casa Nintendo, abbiamo recensito la nuova avventura “del Mario di carta”, Paper Mario: Sticker Star, in uscita il 7 dicembre. Si tratta certamente di uno dei migliori titoli per Nintendo 3DS. Un gioco particolare, schizofrenico, capace di farsi amare quanto di farsi odiare a seconda delle proprie convinzioni e aspettative, di deludere chi sia alla ricerca di un vero e proprio GDR e di farsi apprezzare da chi riesca a scendere a patto con la sua vera essenza. Tuttavia, se si palesassero più opere dotate di questo spirito e questa carica positiva, forse abbandoneremmo, anche solo per un attimo, quella visione impassibile, tecnica e distaccata che sembra erroneamente obbligatoria quando si fa “critica”, forse, ritrovando quella passione, quel libero e spensierato divertimento, riusciremmo a vedere ciò che conta davvero: lo stesso genuino e “infantile” entusiasmo che, in fondo, Paper Mario: Sticker Star riesce a trasmettere. Per il suo carattere un po’ ambiguo, abbiamo giudicato Sticker Star con un 7,8. Un voto, in ogni caso, decisamente ottimo.

Sempre in ambito portatile, abbiamo vestito i panni di Aveline in Assassin’s Creed III: Liberation, valutandolo con un buon 7,5, e quelli del gentiluomo per antonomasia ne Il Professor Layton e La Maschera dei Miracoli, a cui abbiamo assegnato un 7,0 tondo.

Assassin’s Creed III: Liberation (per PlayStation Vita) è caratterizzato da una protagonista interessante e una trama intrigante. L’idea del cambio di costume è sicuramente originale, mentre le meccaniche di gioco non portano sostanziali cambiamenti a quanto è stato visto negli episodi per console casalinghe. Un titolo che vale la pena giocare e, sorvolando su alcuni difetti grafici, può appagare appieno i fan della saga. Peccato per i combattimenti ancora una volta troppo semplici e una IA sottotono. Bisogna solamente che questo non sia un caso unico, perchè PS Vita ha bisogno di giochi di questo livello.

Il Professor Layton e La Maschera dei Miracoli (per Nintendo 3DS), invece, è un titolo complessivamente divertente e appassionante, soprattutto grazie a una buona storia che, seppur lontana dall’essere la migliore della serie, si mostra sufficientemente intrigante e curata. Perfetto sia per i fan, sia per chi non ha ancora avuto modo di vivere una delle avventura investigative del gentiluomo videoludico per eccellenza. Indiscutibilmente, però, l’opera si appoggia troppo ai suo predecessori, non riuscendo a giustificare a pieno il cambio di console, viste, poi, le risibili, banali e futili novità. Tuttavia, Il Professor Layton e La Maschera dei Miracoli è il solito buon episodio. Appare comunque lampante un certo inaridimento delle meccaniche di gioco, quella stessa mancanza di freschezza che gli impedisce di raggiungere soglie più elevate.

La settimana ha visto anche le recensioni di alcune produzioni per console casalinghe.

Partiamo subito con l’ottimo Dishonored, premiato con un eccellente 8,5. Dishonored riesce nel difficile compito di confermare quanto di buono si era visto durante il periodo di sviluppo. Pur prendendo spunto da altri titoli, Bioshock e Deus Ex in primis, il lavoro svolto da Arkane Studios è ottimo, tanto da far distinguere il prodotto dalla massa di mediocrità dei tempi moderni. Tutto, dall’atmosfera al ritmo di gioco, riesce ad attirare l’attenzione del giocatore durante il proseguo dell’avventura in modo costante, senza annoiare. Peccato per alcuni problemi tecnici, che inficiano un po’ il voto, e per una trama non indimenticabile. Per il resto il gioco è una bomba, dotato di un gameplay decisamente sopra la media. Non lasciatevelo scappare assolutamente, è senza ombra di dubbio uno dei titoli più belli dell’anno.

È stata poi la volta di Hitman: Absolution, che ha scampato un 6,8. Questa ultima fatica di IO Interactive non riesce a porsi qualitativamente come un capolavoro, a innovare degnamente l’Agente 47 o fare il suo debutto in questa generazione come si deve. Nonostante i numerosi difetti, tecnici e di concezione stessa del prodotto, il titolo resta giocabile e a tratti divertente, non potendo però sollevarsi dalla media e restando intrappolato in alcune scelte a livello di gameplay che faranno storcere il naso ai fan di vecchia data. Un titolo che vi consigliamo se cercate un buon passatempo senza pretese e che ponga la vostra attenzione sulle missioni da svolgere, invece che sulla debole trama che ne fa da contorno.

Infine, per completezza, vi segnaliamo gli articoli delle settimane precedenti. Le recensioni di Assassin’s Creed III, Call of Duty: Black Ops 2, Dragon Ball Z Budokai HD Collection e Halo 4, e gli hands on di Metal Gear Rising e DmC: Devil May Cry.