Comicon 2018 – Scambio di battute con Francesco Fossetti
Speciale

Comicon 2018 – Scambio di battute con Francesco Fossetti

Quattro chiacchiere in maniera genuina sul panorama videoludico

Come accennato nel report del Comicon 2018, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Francesco Fossetti (Responsabile Editoriale di Everyeye.it). Gli argomenti sono stati svariati, ma il tutto è nato dall’improvvisazione. Pertanto, abbiate bontà della qualità generale dei video. In ogni caso, pensiamo comunque di aver trattato argomenti interessanti, anche se in alcuni momenti si parla di finali di videogiochi. Segnaleremo i minuti che potrebbero risultare pericolosi, anche se in generale siamo rimasti piuttosto vaghi.

I video sono stati divisi in due parti, poiché il cellulare ha fatto un po’ di testa sua. Non per altro, non sono due parti di durata simile. Per niente! La prima, dura 23:08 minuti, mentre la seconda, 7:15.

Isma e Fossetti

La chiacchierata con Fossetti

Tutto inizia con saluti, presentazioni e arriviamo a parlare dei finali dei videogiochi, citando in primis quello di The Last of Us, sul quale io e Fossetti abbiamo due idee diverse (con dei punti in comune accordo) a riguardo. Per chi non avesse ancora giocato il titolo di Naughty Dog, diamo una piccola allerta spoiler dal minuto 2:00 fino  5:07. Vogliamo tuttavia precisare che ci siamo mantenuti molto vaghi mentre ne parlavamo, per cui non riveliamo nulla in maniera diretta. Se però siete tra coloro che non vogliono sapere nemmeno la più banale delle piccolezze, allora non guardate.

Dalla seconda domanda, terminano i rischi spoiler, poiché parliamo di come Francesco Fossetti sia diventato un appassionato videogiocatore e come, da questo, sia poi entrato nel mondo lavorativo come critico del settore. Da qui poi si finisce a parlare di svariati argomenti, sia di come anch’io dalla passione sia arrivato a scrivere per i videogiochi, nonché di svariati titoli. Apriamo dunque l’argomento platform e retrogaming, e quindi, inevitabilmente, Super Mario Bros. 3, senza però dimenticare il mitico Yoshi’s Island che viene menzionato dal buon Fossetti. Seguite il video per vedere tutti i punti di vista sui due capolavori del platform che riteniamo siano i massimi esponenti mai creati nel genere.

L’argomento platform non finisce nel primo video, ma termina nel secondo e verso il minuto 1:20 si parla del finale di Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots sino a 4:25. Da qui apro il discorso su quello che ritengo personalmente il miglior finale della storia dei videogiochi, ossia quello di The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Il rischio spoiler dovrebbe essere minore da questo punto, poiché il capolavoro Nintendo è più vecchiotto rispetto ai finali di cui abbiamo parlato in precedenza. Tuttavia, se rientrate tra quelli che non l’hanno giocato ancora, il consiglio è quello di non seguire e riprendere dunque la visione dal minuto 6:34, dove il video si avvia alla sua conclusione.

Vi ringraziamo per averci seguito e speriamo anche, vivamente, che siate buoni riguardo la qualità dei video. Non tanto per il contenuto in sé, quanto per la forma e per l’improvvisazione degli argomenti trattati. Non fate caso alla folta chioma fluente che spesso se ne va per i fatti suoi. Sapete com’è, il vento…

Se avete la vostra da dire, non esitate a farlo nei commenti. A questo punto, non ci resta che salutarci e ringraziare Il Fossa che è stato davvero molto gentile e disponibilissimo per la realizzazione di questo scambio di battute. Ringraziamo anche la cameraman (o cameragirl), perché senza di lei sarebbe stato molto più complicato filmare il tutto.

Nel caso abbiate letto prima l’articolo, non ci resta che augurarvi buona visione!

Articoli Scritto da Ismaele

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!