PlayStation 4: l’opinione di TheLastPedro
E' già passato diverso tempo dall'evento del 20 febbraio scorso, nel quale Sony ha rivelato al mondo il nuovo progetto PlayStation 4. Le mie aspettative non erano particolarmente alte, perchè, alla fine, oltre alla presentazione della nuova console casalinga, non c'era molto altro da attendere. Fatto sta che i geniacci di Sony sono riusciti a deludermi ugualmente, dato che eccetto il pad, della console non ve ne è stata traccia. Ma andiamo con ordine, perchè almeno il Meeting ha lasciato diversi spunti di riflessione. Partiamo dall'inizio di questo sfavillante, si fa per dire, evento globale. Le prime battute non fanno altro che ingigantire il tutto, dato che per una mezz'ora buona non si sente parlare d'altro che delle fantomatiche potenzialità della nuova Play. Dopo una vagonata di caratteristiche tecniche riguardanti RAM, CPU e GPU, si capisce come l'hardware del nuovo gioiellino della casa giapponese non sia altro che un normale computer di fascia medio/alta. A venire in aiuto della PS4 però, sono le funzionalità online, apparentemente indirizzate verso il solito contesto social, enfatizzato ormai in molti altri media, come la telefonia e le nuove macchine fotografiche sociali. Ma come si può introdurre questa funzionalità in giochi così complessi come quelli per console? Semplice: grazie al tasto share del nuovo dualshock 4, ora dotato anche di un pannello touchscreen, di dubbia utilità a mio parere.
Se le novità fossero solo queste, verrebbe quasi spontaneo lanciare pomodori sul palco. Per fortuna non è così, dato che ci vengono illustrate altre novità certamente più interessanti delle precedenti. A spiccare è senza dubbio Gaikai, la libreria sulla quale si dovrebbero trovare i giochi delle vecchie console da giocare in streaming senza intaccare direttamente la console, risolvendo, almeno in parte, il problema legato alla retrocompatibilità. Un'idea intelligente e soprattutto molto intrigante, che dovrebbe aprire nuove frontiere riguardo il modo di concepire il mondo del gaming. Altro particolare di un certo rilievo è stato il cosi citato multi platform gaming, ovvero la possibilità di portare sempre con sé l'esperienza di gioco, anche al di fuori del proprio salotto, tramite smartphone e tablet. Gli unici dubbi su questa feature sta nella giusta implementazione dei comandi, dato che si dovrebbe passare da un joystick ad un touchscreen, mantenendo però intatta la giocabilità. Vedremo.
Analizziamo ora il parco giochi di PS4. Anche sotto questo punto di vista i titoli presentati non mi hanno colpito più di tanto. Si inizia con Knack di Naugthy Dog, che sembra tornare alle origini bandicootiane del team, tralasciando quanto di buono e adulto è stato fatto negli ultimi anni, con l'ottimo Uncharted e il promettente The Last Of Us. Si prosegue con il solito Killzone, tanta grafica e gameplay giurassico, al solito gioco automobilistico, nello specifico Drive Club e con il terzo capitolo di InFamous. Dà un po' di brio al tutto la presentazione di The Witness, sviluppato dai ragazzi del gioco indie Braid, che sembra promettere bene, anche se si fa molta fatica a comprendere cosa realmente sia questo gioco. Ora, però, veniamo al punto più basso dell'intera presentazione, che si può semplicemente riassumere con due parole: Square Enix. Detto tra noi, non ho mai provato una sensazione mista tra imbarazzo e rabbia come quando Square-Enix ha abbandonato il palco. Trovo una presa in giro, da parte di una delle software house più famose al mondo, quello che è stato presentato dalla compagnia durante questo evento, e trovo ancora più strano che la Sony glielo abbia permesso. Io dico, ma come si fa a presentare ad un evento di questo calibro, un video riguardante il solo motore grafico di nuova generazione, neanche inedito tra l'altro, dato che lo stesso identico video era già stato mostrato all' E3 scorso. Calmi, che non è finito qui l'intervento di Square, dato che subito dopo giunge sul palco un dirigente che afferma con grande sorpresa a tutto il mondo che… si sta sviluppando un nuovo capitolo di Final Fantasy! Incredibile, davvero, non me lo sarei mai aspettato. Certo, che altro aspettarsi da una casa che con un solo capitolo ha rischiato di mandare a gambe all'aria una saga ventennale come FF. Sono rimasto molto amareggiato e deluso da questo intervento.
Passiamo oltre, perchè ci sono anche note positive. Ubisoft ha fatto vedere una demo del nuovo Watch Dogs, che ricorda le meccaniche di Assassin's Creed, estese ora in un contesto più futuristico. Buona anche la nuova partership, o presunta tale, tra Sony e Blizzard, che porterà Diablo 3 su entrambe le console (PS3 e PS4), anche se avrei preferito un titolo nuovo di zeccha, e non un riedizione di un gioco già uscito. Ultimo onore a Capcom che, con l'arrivo sulle scene del simpaticissimo Yoshinori Ono (il tizio di Shadow of Rome e Onimusha Dawn of Dreams ndr), ha mostrato a tutti il nuovo motore grafico Panta Rhei, e il relativo titolo Deep Down, visivamente impressionante. Certo, i dubbi sul fatto che tutto quel bendidio sia in realtà un mero filmato in CG resta, anche se non faccio proclami, memore del precedente di Killzone 2 ai tempi della presentazione di PS3. Nota di merito anche alla coppia Activision e Bungie con il loro Destiny, che sembra il vero unico titolo innovativo visto finora. Ho volutamente tralasciato gli interventi dei ragazzi di Media Molecule e di David Cage, che ho ritenuto del tutto inutili. Che dire, infine, se non che il grande evento Sony si sia rivelato solo un'anticipazione di quello che, si spera, dovrebbe attenderci all'E3 di quest'anno, con tanto di console finalmente visibile. Ora non ci resta altro che aspettare la risposta di Microsoft, che rischia di partire già svantaggiata ancor prima di scendere sui blocchi di partenza.